Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate Riscossione (AdeR) hanno da poco pubblicato la nuova Guida alla cartella di pagamento, pensata per aiutare i cittadini a leggere e comprendere, sezione per sezione, il documento che notifica al contribuente come l’amministrazione intende recuperare i tributi non pagati a tempo debito.

Gli enti creditori possono essere diversi: Stato, enti locali, istituti previdenziali, ecc. ma è l’Agenzia delle Entrate Riscossione che è incaricata di provvedere al recupero delle somme.

PIU’ INFORMAZIONE E MENO ANSIA

Per il cittadino, la cartella di pagamento è spesso un documento complesso e fonte di ansia. La guida ha il merito di rendere leggibile e trasparente ogni sezione, aiutando a distinguere ruoli, competenze e diritti.
Sapere come leggere la cartella significa non solo comprendere il debito, ma anche conoscere le possibilità di gestione, come la rateizzazione o la sospensione, evitando di subire passivamente le conseguenze della riscossione.

LE SEZIONI DELLA CARTELLA

La cartella di pagamento è strutturata in più sezioni, riconoscibili anche dal colore del banner che le contraddistingue:

  • Sezione blu (AdeR): contiene i dati della sede che ha emesso l’atto, il nominativo del destinatario, gli enti creditori e il totale del debito. Qui si trovano anche le istruzioni pratiche: come pagare, chiedere la rateizzazione, richiedere la sospensione o presentare ricorso in caso di vizi formali.

 

  • Sezione enti creditori: suddivisa per colore a seconda della natura dell’ente (arancione per le Agenzie fiscali, verde per gli enti locali, viola per altri enti come Inail, casse previdenziali, prefetture o ordini professionali). Questa parte dettaglia la composizione del debito, le modalità di contatto e le istruzioni per presentare ricorsi o istanze di annullamento.

 

  • Modulo di pagamento: chiude il documento e permette di procedere direttamente al versamento delle somme dovute.

 

LE GUIDE DELL’AGENZIA

Se si riceve una cartella di pagamento, quindi, niente panico: comprendere bene la notifica è il primo passo da fare. In molti casi è possibile ricorrere alla rateizzazione, modalità tra l’altro rivista dal Decreto legislativo di riordino del sistema nazionale della riscossione (D.Lgs. n. 110/2024), nell’ambito della Legge delega di riforma fiscale (Legge n. 111/2023) e per la quale l’Agenzia ha reso disponibile un’ulteriore guida ad uso del cittadino.

👉Guida Agenzia delle Entrate alla cartella di pagamento

👉Vademecum Agenzia delle Entrate per la rateizzazione della cartella di pagamento