Il DL 50/2022 cosiddetto “DL Aiuti” ha istituto all’art. 33 un’indennità una tantum per l’anno  2022 in favore di lavoratori autonomi e professionisti. Entrato in vigore, infine, l’atteso decreto attuativo che ne definisce limiti e modalità, possiamo finalmente indicarne i tratti salienti.

A CHI SPETTA

Spetta ai lavoratori autonomi e ai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS e ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza che:

  • abbiano percepito nel periodo d’imposta 2021 un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro;
  • siano già iscritti all’INPS o alla cassa professionale alla data di entrata in vigore del DL 50/2022 (18 maggio 2022), con partita IVA attiva e attività lavorativa avviata entro la medesima data;
  • non abbiano fruito delle indennità previste dagli artt. 31 (€ 200 per i lavoratori dipendenti) e 32 (€ 200 per pensionati e altre categorie di soggetti) dello stesso decreto legge.

 

IMPORTO E MODALITA’ DI FRUIZIONE

Il decreto attuativo stabilisce che la misura dell’indennità una tantum è pari a 200 euro.

I lavoratori autonomi e i professionisti dovranno presentare apposita domanda al proprio ente previdenziale (es. ENPAM, ENPAP, INPS, ecc.), nei termini e secondo le modalità predisposte dai singoli enti (ma che al momento sono in attesa di pubblicazione). Nell’ipotesi in cui il beneficiario risulti iscritto contemporaneamente sia in una gestione INPS sia in una cassa professionale, La domanda dovrà essere presentata all’INPS. Nella domanda il professionista, oltre a dichiarare il possesso dei suddetti requisiti, dovrà fornire il codice IBAN per l’accredito dell’importo.

L’INPS e le casse professionali sono tenuti a preventiva verifica della sussistenza dei requisiti per l’ammissione al beneficio e solo successivamente procederanno all’erogazione dell’indennità in ragione dell’ordine cronologico delle domande presentate e accolte e delle risorse finanziarie stanziate (600 milioni di euro per l’anno 2022, di cui 95,6 milioni di euro per i professionisti con cassa).

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